martedì 11 febbraio 2014

Vertex



Il Vertex è uno dei punti virtuali della semantica astrologica che richiede un approfondimento più dettagliato. Si tratta di una sorta di ascendente longitudinale come spiega Renzo Baldini: «con questo termine si intende il punto di incrocio occidentale fra quello che è il percorso apparente del sole e il primo verticale, cioè fra l’eclittica e quel cerchio verticale che si delinea collegando i punti Est e Ovest dell’orizzonte passando per lo Zenit».




COME SI CALCOLA IL PUNTO VERTEX?
"Il procedimento iniziale è di conoscere la co-latitudine operando la sottrazione da 90° della Latitudine del luogo di nascita. Poi, nelle Tavole delle Case (considerando la co-latitudine come la Latitudine), nella colonna MC rintracciamo il grado ed il Segno dell' IC (Imun Coeli) e, stessa riga, in corrispondenza della colonna AS, leggeremo il Punto Vertex". Di fatto si sta operando un ribaltamento del tema dove l’Imun Coeli e il Medio Cielo “invertono” la loro posizione confermando il Vertex come “nuovo” ascendente.




Lo stesso Baldini lo definisce come una terza dimensione, come la “scoperta” della profondità e della prospettiva nella storia della pittura: «psicologicamente parlando potremmo anche azzardare l’ipotesi di collegare l’asse Ascendente/Discendente all’Io, l’asse Fondo Cielo/Medio Cielo al Super Io, l’asse Vertex/Antivertex all’Es freudiano, cioè a quel "pozzo dei desideri sulle pareti del quale è registrata la storia delle gratificazioni e delle frustrazioni”». Si tratta di un’ipotesi suggestiva e assolutamente pertinente alla osservazione empirica e tecnica della carta astrale.

L’astrologia classica a quanto pare non fa mensione di questo punto che invece pare affiorare proprio agli inizi del 900. Il primo ad osservare questo punto è l’astrologo canadese Edward L. Johndro (Vertex VIII gemelli) anche se la divulgazione fu per merito di Charles Jayne (Vertex V casa Sagittario). Il concetto viene poi elaborato e approfondito dallo studio di John Townley (Vertex V scorpione).

La corrispondenza tra Charles Jayne e Johndro (i due non s’incontrarono mai) pare essere l’unica e importante testimonianza del lavoro in relazione al  Vertex. Il loro studio ha evidenziato questo punto come il luogo in cui accadono le cose fuori il nostro controllo confermando nel tempo l’idea del Vertex come “porta/passaggio”.  La scoperta del Vertex era basata sulla GEM teoria del campo dinamico dove G sta per campo gravitazionale, E per campo elettrico, e M per campo magnetico. Il meridiano è il Medio Cielo correlato alla Gravità; l’ascendente al campo Magnetico; e lo stesso Vertex viene paragonato al campo Elettrico tanto da divenire chiamato più volte ascendente elettrico
Allo stesso modo, se pur in un campo propriamente psicoanalitico, Renzo Baldini definisce le tre strutture del tema: 
l'asse dell'Ascendente-Discendente come espressione dell'Io;
l'asse del Medio Cielo come espressione del Super Io;
l'assse del Vertex - Antivertex come campo ed espressione dell'Es


Charles Jayne



Cosa è il Vertex? Secondo il presente studio, e la comparazione della molta letteratura nella rete, il Vertex può essere considerato una sorta di “porta” con il mondo esterno (relazioni sociali, incontri del destino, eventi che cambiano il percorso esistenziale) e con le forze del Cosmo (sincronicità, spiritualità, coincidenze). Ho potuto osservare che il luogo in cui appare indica sovente un punto di rottura delle convinzioni della persona, dove la routine del tema viene a contatto con qualcosa di nuovo e improvviso. Spesso questo evento o persona non sono conciliati dal soggetto per cui si fa fatica nella stessa psicologia espressa dalla carta a riconoscere la forza e la novità che il Vertex porta con se.  E come ricorda qualcuno i grandi cambiamenti della nostra vita, spesso, sono mascherati da perdita o da rinuncia!

Attraverso uno studio comparato di numerosi siti in rete, italiani e stranieri, lo stesso studio di Baldini e la pratica astrologica si possono indicare alcuni punti fermi sul Vertex. In questa analisi ho tenuto presente le pagine degli autori e astrologi Alice McDermott, Alice Portman, Ann E.Parker, Sergio Ghivarello, Noel Tyl. Il confronto unito alla pratica mi ha permesso di realizzare delle importanti linee guida che esporrò più avanti.


Glifo del Vertex

In primo luogo il nome. Vertex rimanda al mito di Vertumno (Veltuna dal lat Vertumnus o Vortumnus) ovvero alla divinità romana di origine etrusca che personificava il cambiamento di stagione e la capacità di trasformazione in tutte le forme (la Natura stessa) da essere annoverato nella stessa Metamorfosi di Ovidio.

Vertumno si innamora di Pomona, la dea degli alberi e dei frutti (pomona frutto) e per conquistarla si trasforma egli stesso in mietitore, poi in soldato, poi in pescatore cercando di avvicinarsi il più possibile all’amata. E riesce infine a conquistarla assumendone le fattezze di una vecchia cercando di elogiare le gesta di Vertumno. E una volta mostrata la sua vera identità la bella Pomona finisce per cedere al suo splendore.

Vertumnus e Pomona.  Bloemaert Abraham.


L’esperienza entra nella nostra vita nei modi più inattesi e sorprendenti. Proprio come succede a Pomona, qualcosa di esterno interviene nella vita della persona, provocando suo malgrado il mutamento-trasformazione. E lo fa sorprendendo la stessa persona, attraverso schemi non convenzionali o addirittura contrari alla volontà stessa; per esempio un’anonima vecchietta, apparentemente insignificante diventa l’accesso all’amore per la stessa Pomona. Questo a mio avviso indica il valore portante del Vertex come luogo dell’esperienza personale e psicologica. Particolarmente significativo, poi è il fatto che la festa rituale tradizionalmente veniva collocata proprio ad ottobre in prossimità dell’equinozio autunnale, luogo mitico per l’astrologia poiché ci ritroviamo il triangolo Persefone - Demetra – Ade e la spartizione del tempo con l’implicazione della Vergine Bilancia e Scorpione.



 Vertumnus Y Pomona. Hendrick Goltzius


Un secondo elemento che definisce l'espressione del Vertex riguarderebbe la relazione/esperienza proposta dal Vertex. Infatti, come vedremo, per una questione tecnica astronomica, il Vertex rimane sempre nella quattro case delle relazione, la quinta, la sesta, la settima e l’ottava, tutte case che producono un significato preciso (con eccezione per le alte latitudini della IV e della IX casa, evento raro). Il Vertex è il luogo del fare esperienza, di apertura/chiusura a questa, di capacità di accogliere la novità o piuttosto fare resistenza. Si può pertanto osservare che il Vertex appare come:


- Luogo di relazione, da dove proviene l’esperienza che “apre”, o l’incontro che cambia e produce una proposta di cambiamento;

- Incontro dei Vertex in Sinastria indica sempre una compatibilità importante; ma assume molta importanza anche sui Transiti;

- Luogo degli eventi speciali, delle coincidenze, e della sincronicità;

- L’incontro “destinato”, l’amico, la sposa, l’amante, il maestro (un polo “elettrico” che scuote dal torpore la persona);

- Il luogo “karmico” dove la persona incontra un’ombra che gli fa prendere coscienza, ma non si tratta di un punto oscuro come Lilith o come i Nodi e ne restringente come Saturno, ma come un bivio in cui la persona vive una sorta di scommessa al cambiamento;

- Luogo dell’inaspettato, di rottura, della perturbazione psichica o intellettuale, dell’estraneo che entra; appunto qualcosa che accade fuori il nostro controllo;

- Quello che uno si aspetta da noi, o quello che noi ci aspettiamo dalla gente. Una porta in cui confluiscono input ed output personali, psicologici e sociali.




Un terzo aspetto riguarda il Desiderio inteso come “attrazione” tanto argomentata da una certa new age. Alcuni autori hanno sviluppato il Vertex come luogo affettivo relazionale legato all’amore coniugale.

Per alcuni autori indica anche il punto Spirito/Anima di dialogo con il piano superiore, con il Cosmo, punto di “torsione” delle nostre convinzioni. Il modo come uno si rapporta al “se”.

Nello studio diretto alla pratica interpretativa, ho potuto osservare un ulteriore elemento che riguarda la persona e le sue aspettative: in genere il Vertex porta con se l'ideale, per quanto inverosimile o fattibile che la persona vuole realizzare, a cui aspira in modo intimo e profondo. Spesso il punto Vertex denota questa attenzione personale e proprio in virtù di questo "scopo" finisce per far incontrare la persona con l'ambiente e le persone che lo rappresentano. Tuttavia, anche in questo caso, il Vertex non ci dice se l'aspirazione sia in conflitto o piuttosto risolta. Per fare questo è necessario sempre osservare Signori, Dispositori e Aspetti.

Ed infine il piano psicologico descritto dallo stesso Baldini dove possiamo osservare i modelli psicologici e disturbi del comportamento che in casi di aspetti lesi, può descrivere un quadro clinico complesso da tenere presente per un eventuale approfondimento del tema e della vita della persona.


In tutti questi casi, s’intravede appunto una linea comune, quella della relazione con il mondo esterno, qualunque esso sia, e la nostra capacità di rinnovarsi e di continuare a sorprenderci quando tutto ci sembra impossibile e destinato allo scacco finale. Da un punto di vista psicologico, dunque, il Vertex richiama alcune qualità umane ed emotive fondamentali: la fiducia, la volontà, il rinnovamento.

 La danse. Henri Matisse. Vertex V capricorno.



Renzo Baldini, in oltre, propone la possibilità di redigere una carta con l’ascendente Vertex (case tutte uguali) dove emergerebbero gli aspetti nascosti della persona: “il tema può essere considerato il “doppio” di quello natale, come se fosse l’altra faccia della medaglia, il dietro le quinte, poiché mostra i lati oscuri o le motivazioni reali che stanno dietro gli atti del soggetto”. Questo tipo di tecnica mette in relazione secondo lo stesso Baldini, la carta astrologica con il piano psicologico.


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