mercoledì 31 ottobre 2012

Astrologia dell'Italia [1° parte]





Sull’Italia, inevitabilmente, subito una questione. Quando nasce?

L’argomento è davvero complesso, ma con un ragionamento cronologico possiamo giungere a due riferimenti importanti.

In primo luogo è necessario parlare di Italia in senso contemporaneo evitando le varie fasi del Risorgimento Italiano. Navigando per la rete ho trovato analisi astrologiche per il 17 marzo 1861 (unificazione nazionale), quando effettivamente il paese era in formazione, ma sotto un'altra storia che doveva conoscere ancora l’annessione di Roma al Regno d’Italia. Ho trovato analisi astrologiche per il 20 settembre 1870, giorno in cui i bersaglieri dei Savoia entrarono per la Breccia di Porta Pia, realizzando un evento importante per il destino geopolitico di tutta l’Europa. 

Come pure ho letto di un utente di un blog che voleva considerare il 2 luglio 1871, data della dichiarazione dell’annessione ufficiale di Roma al resto del Regno, e per questo proponeva l’analisi astrologica di questo momento. Credo che queste analisi, per quanto legittime e importanti, siano piuttosto premature rispetto alle condizioni contemporanee dell’Italia, e che riflettano certamente alcuni valori simbolici che però poco si adattano al Paese all’indomani dell’8 settembre. 

Dunque il periodo interessato è quello del caldissimo giugno 1946 in cui Monarchia e Repubblica si giocano il destino del paese. Nella domenica del 2 giugno del 46, circa 25 milioni di Italiani vengono chiamati alle urne per il Referendum. Probabilmente questa è la data che costituisce a livello formale e sostanziale il fondamento della Repubblica Democratica Italiana. Tanto è che negli anni a venire la stessa festa della repubblica continuerà ad essere festeggiata in questo giorno importante. Fin qui nessun dubbio.



 Anche qui si apre un piccolo excursus. Nella rete, qualcuno pone la nascita dell’Italia per il 10 giugno 1946, giorno in cui circolano insistentemente le voci dell’esito del referendum, con l’abolizione della monarchia, ma a quanto pare niente di ufficiale venne poi confermato. Gli storici ricordano infatti:

Lunedì 10 giugno 1946; Salone della Lupa Montecitorio. La Corte di Cassazione, per voce del suo Presidente Giuseppe Pagano, legge i voti ottenuti dall'una e dall'altra parte senza tuttavia proclamare la vittoria della Repubblica come tutti si aspettavano.

Si parlò di eccesso di formalismo costituzionale; di giusto tempo richiesto dal ricorso; di un’insistenza di Togliatti nel ritardare gli esiti. Dunque da un punto di vista storico, niente di certo per questo giorno.









Nei siti interessati, si parla anche di prendere in considerazione il 13 giugno, quando alle ore 22.00 viene diffuso il proclama di Umberto II di Savoia (15 settembre 1904 ore 23.00, vergine, ascendente gemelli) in cui annunciava con rammarico la sua sconfitta e si ponevano le basi per il suo esilio. 


Il 25 giugno l’Assemblea Costituente inizia i suoi lavori e per il 28 elegge presidente provvisorio Enrico De Nicola, poi di fatto primo presidente della Repubblica Italiana (9 novembre 1877, scorpione ascendete scorpione). Il 22 dicembre 1947 l’Assemblea approva la Costituzione che entrerà in vigore l’1 gennaio 1948. Ma questo, appunto è un'altra storia.

Forse più logico prendere in esame il 18 giugno 1946, ore 18.00, giorno in cui l’esecutivo De Gasperi (3 aprile 1881, ariete ascendete acquario) si insedia istituzionalmente. La Corte di Cassazione conferma la vittoria repubblicana con 12.718 641 voti favorevoli contro 10.718 502 voti favorevoli alla monarchia e 1.498 136 voti nulli, e proclama ufficialmente la Repubblica. E questo fatto, evidentemente rappresenta la nascita in senso ufficiale.

Ne conviene che questi due momenti della storia italiana il 2 giugno e il 18 giugno sono particolarmente descrittivi e sanciscono in modo definitivo l’esito degli eventi politici.

Il primo, la nascita in vitro, prende avvio proprio nel Referendum il quale registra il clima e le tensioni sociali nel contesto italiano (il 18 giugno la Corte di Cassazione sentenziò la vittoria certa della Repubblica). Probabilmente le forze in gioco, con tutti gli eventi che riguarderebbero i brogli elettorali, il proclama di Umberto II, le spinte sociali, i di scontri di piazza, le strane dinamiche al Ministero degli Interni, lo smottamento definitivo della monarchia, le forze socialiste e progressiste, il desiderio di un periodo di pace e di ricostruzione, sono tutte da ascrivere all’evento di massa del Referendum, che per altro vede coinvolte a livello nazionale, per la prima volta, anche le donne. Qui esiste il paese reale e la lettura di questo clima lo troviamo appunto con la mattina del 2 giugno. Humus è ineccepibilmente qui con tutti i valori simbolici.


E in secondo luogo, il 18 giugno, si possono individuare le linee politiche adottate per accelerare la risoluzione sociale ed economica del Paese, nel momento esatto in cui De Gasperi si insedia istituzionalmente cercando di tradurre il sentimento popolare espresso dagli elettori.


Dunque, credo che importanti letture simboliche siano da rintracciare in entrambi in questi due momenti.  Le doglie del 2 giugno e il parto il 18 giugno.

Alcune specifiche. Credo che il riferimento importante, la ghianda, sia proprio la mattina stessa all’apertura dei seggi, appunto la mattina del 2 giugno. Per tanto fisserò l’orario proprio per la mattina ore 8.00. Essendo la Capitale il centro istituzionale per eccellenza, scelgo Roma come orizzonte degli eventi. Lo stesso vale per il 18 giugno dove tutte le cronache riportano le ore 18.00 come il momento dell’annuncio della vittoria definitiva della Repubblica.



 (continua 2)

Marsilio Ficino: il fuoco - La Luce (15)



La luce del cielo, come un campo in cui l’esperienza umana è pervasa”. Cosi Ficino vedeva l’influenza astrologica, che avvolge e compenetra gli eventi della realtà come un unico campo in costante collegamento con il tutto.

Ed è un concetto non molto lontano dalla definizione di realtà dell’ultimissima fisica quantica.  Si pensi alla definizione olografica dell'universo, o alle straordinarie conclusioni del campo Morfogenetico di Rupert Sheldrake (causalità formativa). Si pensi anche allo studio esoterico di Giuliana Conforto e alle sue conclusioni sul Campo Elettrodebole. Debole perché vibra ad altissima frequenza, e per questo giudicato ininfluente ai fini dell’osservazione sperimentale dell'elettromagnetismo, e del campo gravitazione e nucleare. Eppure attraverso questo paradigma si potrebbe spiegare la funzione non locale e onnipresente dei neutrini e degli antineutrini. La studiosa, per altro, ha dato una sua interessante definizione di astrologia, recuperando il pensiero ermetico di Giordano Bruno (sarà analizzato più avanti). Anche secondo lei, tutta la vita è gli esseri viventi, è immersa nel campo di energia. Lo studio della magia di Giordano Bruno e l'insegnamento dell'astrofisica ha permesso un importante connubio tra queste due discipline da non sottovalutare le importanti conclusioni a cui è giunta la Conforto.


E da questo punto di vista è necessaria una presa di coscienza del livello esperenziale in cui siamo situati come espressione della vita. Gli esseri umani umbra profunda sumus: noi siamo un'ombra profonda, citava Giordano Burno. Da qui la necessità, per quanto ignorata, di entrare nel mondo interiore, nelle costellazioni di dentro, negli archetipi planetari che governano la nostra vita psichica al fine di comprendere chi siamo. Non con l'intento di cambiare l'Ombra, cosa impossibile. Ma di capire come funziona e come interviene nel nostro mondo.



Nel saggio De Lumine, Ficino esprime il concetto di luce. E afferma: da essa provienela la nostra intelligenza. Dalla Vera Luce. E dalla nostra capacità di sentire la partecipazione al sistema cosmico. 

Ecco che l'approccio cambia: non la luce della ragione, la realtà ordinaria, ma la ragione della luce che da lontano pervade la nostra natura fisica e psicologica. La luce della ragione ricorda la storiella di colui che perdendo le chiavi nel buio, continua a cercarle sotto il lampione perché è l’unico luogo in cui può vedere. E questo ricorda anche le ultime conclusioni in campo di percezione/realtà. Gli oggetti che osserviamo nell’esperienza quotidiana sono il riflesso di una falsa luce. La dimensione elettromagnetica è soltanto una delle possibilità. Non l’unica. La luce vera è il campo spirituale di cui ogni cosa fa parte, che «unisce ogni corpo agli universi invisibili ma reali oggi persino calcolati…. [dimostrando] che la divisione tra uomo e “Dio”, alla base di qualsiasi potere, è falsa» (Giuliana Conforto).


Ficino argomenta la ratio luci. Elemento principale della psiche e il suo nutrimento spirituale primario. Non soltanto la comprensione logica, ma la possibilità di entrare nel campo di questa luce, che permette la sua espressione nell'intuizione. L’Eidos platonico, il mondo delle Idee, la visione interna delle cose, in-tuizione. Dunque Ficino ribadisce l’importanza della percezione interiore e degli astri di dentro

Con la ragione della luce, l’anima diventa centrale. Il senso non è la comprensione intellettiva ma il sentire. Il tema musicale dei nostri pensieri, il sapore delle nostre emozioni. Il paradigma cambia completamente. E riconosce l’esigenza di staccarsi dal letterale, dallo specifico, dall'ossessiva identificazione delle cose. È in questa possibilità che il corpo e la luce diventano tutt’uno, realizzando una sorta di trasmutazione.

Percepire i livelli interiori significa non solo scoprire chi si è, ma anche nutrire l’anima. Entrare in contatto con la fonte. Cioè realizzare anche un operazione molto più grande e importante che cammina di pari passo con la nostra presumibile evoluzione.

Nella psicoterapia ficiana lo scopo è quello di sviluppare l’apollinea lucida capacità di riuscire a vedere dentro i modelli profondi che agiscono nell’esperienza ordinaria. Di riconoscerli per quello che sono e al contempo operare un superamento sul piano interiore. E qui un elemento fondamentale. Non esistono scuole o esperienze spirituali poiché è la stessa vita per quanto riduttiva difficile e limitata al conto in banca, o di spesa al supermarket, è essa stessa esperienza spirituale. Dentro l’ordinario c’è molto da svelare. Appunto illuminare.

Ficino ricorda che i pitagorici trovavano il fuoco di Vesta nel centro del mondo ovvero entro se stessi. Scoprire quindi dentro di se un centro e la radice degli eventi. Apollo ci dirige verso l’alto, la musica e la luce. Dionisio (terra) ci porta alla sperimentazione. Ancora una volta bisogna intravedere e vivere le due forze, come Apollo e Dionisio, come Castore e Polluce. Occuparsi sia dell’analitico che dell’esistenziale. Troppo spesso nella vita si fa un patto con uno dei fratelli o con una delle polarità, catalizzando il senso dell’esperienza, il suo valore archetipico e impedendo al Sé di emergere. Perdendo, quindi, il valore della completezza, dell’integrazione del sentire animico. E troppo spesso la stessa psicologia pone attenzione ad un fattore soltanto emotivo esperienziale, per quanto vero e importante. Ficino con la sua terapia, ci ricorda di far parte di qualcosa di molto più importante e molto più immenso. Quella Luce, è dunque, anche dentro di noi. E con essa, tanta conoscenza che attende di essere integrata nel vissuto quotidiano.





giovedì 25 ottobre 2012

Astrologia impossibile: la lampadina

Il vecchio gioco della lampadina



Quanti Ariete sono necessari per cambiare una lampadina?
Solo uno, però ci vogliono almeno 100 lampadine (le romperà tutte e 99) correndo il rischio di cadere pure dalla scala distruggendo il servizio di cristallo della moglie. Ma la lampadina sarà cambiata.

Quanti Toro sono necessari per cambiare una lampadina?
Nessuno, nel Toro non c'è mai niente da cambiare. Meglio bere, mangiare, uomo, donna. In oltre, "si sta così comodi qui seduti, che quasi quasi mi accendo il sigaro cubano, quello delle occasioni speciali". Ovviamente non c'è nessuna occasione speciale. E la lampadina non viene cambiata...  

Quanti Gemelli sono necessari per cambiare una lampadina?
Due, probabilmente. Aspettano entrambi il weekend, ma alla fine la lampadina sarà sostituita, posta al centro degli eventi, cambiando luce a seconda di chi la guarda e cantando in lingue sconosciute a seconda delle scelte sessuali degli invitati. Appena cambiata, tutto il quartiere saprà quello che lui ha fatto! Manderà messaggi e email a tutto il cucuzzaro! Parlerà soltanto di questo!

Quanti Cancro sono necessari per cambiare una lampadina?
Solo uno, ma dopo molti ripensamenti, dovrà fare analisi per superare il trauma. E riscrivere, anni dopo, l'esperienza. In oltre potrebbe fondare un associazione per la causa delle lampadine rotte e non abbandonarle! Scrivera le sue memorie alla luce andata. E poi, la lampadina sarà cambiata e sarà una giornata magnifica. Nascera un movimento umanitario "la lampadina siamo noi".

Quanti Leone sono necessari per cambiare una lampadina?

Un Leone non cambia lampadine, poichè la luce, principio delle cose, è soltanto se stesso ! Tutto gira intorno. Ma da questo momento in poi guarderà con un senso di sfida tutte le lampadine che incontrerà e avrà bisogno di confermare la sua immagine allo specchio. Tra lui e lampadine inizia una competizione estenuante. E potrebbero scapparci anche le botte.


Quanti Vergine sono necessari per cambiare una lampadina? 
Bisogna vedere se si è rotta la lampadina, perchè si è rotta, e riprendere la stessa marca per comprarla nell'altro negozio dove esiste uno sconto del 10%, ma forse è meglio non prendere la macchina, ma prima bisogna pulire la casa, e capire se i buoni sconto della benzina verde. La lampadina sarà cambiata ore dopo. Forse dopo circa tre settimane, e dopo tante valutazioni. E con l'occassione sarà messo a lucido tutto il controsoffitto, l'armadio e il resto della casa! (che fatica e molto lamento...).


Quanti Bilancia sono necessari per cambiare una lampadina?
Non saprei… dipende da quando la lampadina si è rotta. Forse basto solo io, ma devo capire se è in tono con le cornici dei quadri, ma forse anche no... Ma forse devo cambiare anche la carta da parati, e questo tappeto... E che musica ascolto nel frattempo? Ad un certo punto si guarda allo specchio e scopre di avere un ciuffo fuori posto per cui pensa di andare dal parucchiere, ma per prenotare inizia a cercare il numero. La lampadina sarà cambiata nella frenesia degli eventi, e non si ricorda quando e come! E tutto avrà un senso estetico.

Quanti Scorpione ci vogliono per cambiare una lampadina?
Chi ti conosce! Perchè vuoi saperlo? Sei della polizia? Servizi Segreti?
Ma poi con uno sguardo sensuale, ti propone qualche gioco erotico, senza regole, per cui la luce spenta va più che bene! Le manette e le tecniche di interrogatorio possono essere usate diversamente. Si può stare anche al buio.

Quanti Sagittario sono necessari per cambiare una lampadina?
Fuori c'è un mondo che vibra, cavalli che sfolgorano sulle praterie, il sole è immenso, il cosmo è anima, la vita è bella, corriamo fuori a vivere il mondo, sdraiti sui campi fioriti. La lampadina non sarà cambiata. Basta l'aria, il sole, e un vino pregiato...

Quanti Capricorno sono necessari per cambiare una lampadina?
Nessuno. Quale convenienza. I Capricorno non cambiano lampadine se non ci trovano il loro tornaconto. "Ma se tu vuoi che io cambio la lampadina, devi darmi quel francobollo della collezione che mi hai fatto vedere quel sabato di 5 anni fa". Tra una trattativa e l'altra, la lampadina potrebbe essere cambiata per un improvvisa e irrazionale concessione di pietà.Con un lieve pentimento da rimuginare per le prossime lampadine.

Quanti Acquario sono necessari per cambiare una lampadina?
Mille acquari affollano le strade per fare a gara per chi può cambiarla, tutti in competizione per dimostrare chi è il più geniale, l'eletto, per migliorare la condizione umana. Alla fine, però, non la cambia nessuno! E si scopre che qualcuno di loro l'avrebbe rotta per creare una situazione di scompiglio ma è finita a taralucci e vino! Molti si defilano con scuse più improbabili. Adesso la competizione è per chi riesce, in minor tempo, a scaricare il lavoro sugli altri... Ride bene chi frega per primo!

Quanti Pesci sono necessari per cambiare una lampadina?

Perché, è forse mancata la luce? (e ride, senza un reale motivo). Poi si alza, pigia l'interrutore e in effetti, senza un motivo razionale, la lampadina funziona!


Da un adattamento di un anonimo testo che gira nella rete.





venerdì 19 ottobre 2012

Marsilio Ficino: Aria - La Musica (14)



I Gemelli da una stampa anonima (sec XV)



Apollo e Dionisio sono fratelli. E non riguardano soltanto la mitologia. E nemmeno la letteratura. Su di un piano più profondo, non sarebbero altro che parti psichiche che formano e completano l’identità. Dionisio e Apollo, sono i due lati della stessa medaglia .

 Dionysos Louvre



Lo psicoanalista Sicuteri, nel suo memorabile studio astrologico, ricorda come il mito dei gemelli contenga un confronto piscologico tra la parte mortale e quella immortale. E di come qualcosa vada sacrificato per entrare nel regno degli Dei. Ovvero, per rendere stabile il duale. 

I gemelli – il segno stesso è il primo triplicità aria - «esprimono il tema della scissione che riveste un significato sacrificale perché una delle polarità viene sacrificata per un vantaggio dell’altra». Ma lo scopo tra le due tensioni non rivela una vera propria prevalenza quanto una armonia dei contrari. E sempre Sicuteri vede il confronto tra forze progressive e quelle conservative/ancestrali, tra il principio di piacere e quello di realtà (concetti freudiani).
Come Castore e Polluce, l'archetipo della gemellarità porta con se la scissione/separazione e lo scopo di riunificazione/integrazione delle parti. Sulla carta natale possiamo cogliere infatti il valore duplice di Mercurio, suo Signore.Il mercurio fermo, mentale. E il Mercurio volatile, capace di lasciarsi dietro i processi razionali e passare attraverso le dimensioni (il mantello lo rendeva invisibile e poteva visitare il Mondo di Ade). Anche in questo caso le metafora del doppio è molto esplicativa




 Castore e Polluce, gemelli figli di Leda. Il mortale e l'immortale. 
Potrebbero anche essere Prometeo ed Epimeteo, fratelli anch'essi
che l'astrologo Rudhyar cita in una importante saggio sulle tipologie mercuriane



Ritornando a Marsilio Ficino, e alla sua astropsicologia, possiamo ritrovare la stessa tensione. Dionisio, esperienza diretta, e Apollo, l’astratto il distante (e a pensarci bene sono le potenzialità intellettive di Mercurio astrologico).





Glifo di Mercurio. Una delle sue rappresentazioni è anche il Caduceo.
La scala proposta da questo simbolo antico richiama la struttura energetica del corpo

il DNA e la frequenza del Macrocosmo.
le due energie, il duale, che abbiamo trattato anche per la scuola di Atene


Dionisio attraverso l’esperienza diretta del mondo fisico e fantastico. Lo Spirito Dionisiaco che diventerà uno degli argomenti di Nietzsche nella sua Volontà di Potenza e nella Nascita di una Tragedia. Il prerazionale, il contatto diretto non mediato con qualcosa che espande. (Nietzsche bilancia, ascendente scorpione). Sia pure in una chiave contestatrice e nichilista, il filosofo tedesco negava che la vita sia sottoposta a un ordine razionale superiore, anticipando di quasi un secolo tutto il pensiero esistenziale. 

  
Ficino, molto tempo prima, ereditava e sviluppava un pensiero platonico in netto contrasto con le spinte decadenti e sofferenti del 900. Se pure esaltava il potere di trascendere il confine individuale a favore del senso collettivo, e del furore, quelle di Nietzsche erano intenzioni ben diverse. Sono due storie lontane, due ere astrologiche distanti.

Dionisio è l’ebbrezza, il vino. Apollo è «colui che colpisce da lontano» attraverso un processo astratto e distante. Ficino sta descrivendo il terzo elemento costitutivo dell’esperienza psichica. Dopo il vino (terra) e l’aroma del vino (acqua), e la volta della musica (l’aria). La musica come vibrazione (verbo) come elemento invisibile, come stato di animo, come intenzione, come espressione sensibile di una matematica. L'elelmento aria è dunque la musica.

 

La chiave di sol la cui corrispondenza è Giove (dominante musicale o quinta naturale). Dionisio significa anche figlio di Zeus/Giove, dunque il canto/rito degli astri/suono.Il pentagramma di base ha un suo riferimento alla chiave di Sol (non è lo stesso per il setticlavio e per la chiave di basso)






La musica prima di rientrare nelle attuali categorie estetiche, è un evento sottile, spirituale. La musica che cura, le frequenze che accordano, il suono che penetra la materia, l’armonia che distribuisce le parti. Dunque soltanto da questo piccolo precetto emerge l’importanza di comprendere come il pensiero/sentimento sia una tema musicale, una frequenza, che propone una forma al mondo della materia, e fa partecipare anche il nostro Corpo/Psiche.

E viene da se comprendere come pensieri ed emozioni possano divenire fondamentali per la cura, e per l'espressione della nostra coscienza. O al contrario, se distonici, possono divenire malattia. E come tutto questo sia anche legato al mondo delle manifestazioni sottili e quindi ai Pianeti (e la relativa risonanza dei Chakra). La musica come salute l’anima. La vibrazione come linguaggio diretto dello Spirito.


L’argomentazione di Ficino è ricordata da Moore: lo spirito è simile all’aria; dunque anche lo spirito dell’individuo è simile all’aria. Poiché simile all’aria è anche la musica, trasportata nell’aria, è del tutto naturale nella psicologia di Ficino che la musica abbia ingresso facile nello spirito della persona. Diremo, “risuona”.

La musica stimola le facoltà di chi sa ascoltare (l’aspetto animico e ricettivo, qui è molto forte). Non si parla solo di musica sacra; o di armonia classica o di un concerto Rock. Si sta parlando anche e soprattutto della categoria di musica humana, ovvero della musica del suono in grado di far partecipare l’anima umana. Con la musica, l’anima sente e con essa il nostro essere, che in questo modo può vibrare vicino alle cose dello Spirito.

La musica non si tocca. Almeno non nel senso fisico. Ma si sente, poichè la sua vibrazione produce un senso particolare che può toccare con le facoltà del cuore e dell’anima. E per questo è anche un’immagine multidimensionale (si pensi alla poetica dei Pink Floyd e al certosino lavoro di accostare immagini e suoni, per esempio). 

Ma appunto non con un chiaro intento di percezione visiva, come invece come immaginazione immagini, forme e colore (l’avanguardia cinematografica espressionista aveva tentato questo gioco, si pensi al cinema di Walter Ruttmann o le sperimentazioni del Dadaismo). Musica, suoni, colori ed emozioni sono l’espressione di una gamma di frequenza, su piani diversi, ma di una stessa sorgente. Il sentire animico è la sua possibilità di ascolto.
L’ascolto porta la persona a lasciare da parte le funzioni normali – ad attenuare le facoltà razionali, l'ego intellettivo - per attivare quelle più sensibili, estetiche appunto. Per cui la contemplazione, la vibrazione, il gioco, le strutture armoniche e ritmiche avvicinano la vita psichica della persona alla dimensione reale della vita e dell’anima.

 
La musica come elemento astrologico viene dunque associato all'aria, al mezzo di propagazione del sentire (l'aria che respiriamo che riporta in gioco i Gemelli, segno del duale, mani, braccia, polmoni, come le fasi del respiro). La musica è la portante del senso spirituale e dell'astrazione. Ricorda Moore: noi miglioriamo psicologicamente quando percepiamo i vari modelli della vita dell'anima astratti dal contenuto. Ancora una volta, come osservato nelle pagine precedenti, l'allontanamento dal contenuto, dalla centralità del dell'esistere, dal Mercuio soltanto pensante, diviene occasione per assaporare la vita. il suo senso estetico. Attraverso il vino; e attraverso la sua festa (le ritualità Dionisiache avvenivano infatti a primavera, tra marzo e aprile, e metà gennaio, dopo la nascita di Dionisio).




Il simbolo duale dei Gemelli indica anche le due colonne, Joachin e Boaz,  ma anche la porta.


La musica accorda l'anima, perchè espressione del linguaggio dello Spirito e del suono dell'universo.
E tra la musica e l’astrologia esiste molto più che un legame. Ed è molto antico. 

 I pianeti op. 32 (The Planets) è una suite orchestrale in sette movimenti,
 scritta dal compositore inglese Gustav Holst fra il 1914 e il 1916.
(il compositore è un 14 settembre, un Mercuriano)