venerdì 3 febbraio 2012

Marsilio Ficino (6) Idolum

L’immaginazione è al centro del mondo interiore. Poiché essa è il fuoco dell’anima, (o viceversa, qui poco conta). Ficino la chiama idolum (differenziandola da imaginatio, che si avvicina al senso aristotelico del sensus communis cioè dalle funzioni comuni dei sensi e della percezione).

Anima passa attraverso alcune funzioni. Ficino le distingue:
 

                                                              MensMente
                                                              Ratio Ragione
                                       IdolumFantasia*, Sensi, Potere nutritivo



Tratto da Utriusque Cosmi (1617–21) Robert Fludd
Lo schema del filosofo ermetico ricorda molto quello di Ficino 
soprattutto per la rappresentazione e la divisione delle facoltà



Ficino ci fa capire che anima non ha una corsia preferenziale e che si esprime attraverso il molteplice. Cosa vuol dire?
Moore ricorda che anima si può conoscere attraverso la mente che contempla (la indica come funzione saturnina); oppure attraverso la ragione la quale riveste l’anima di più umanità, attraverso lo strumento della conoscenza razionale. Ed infine passa attraverso l’idolum, idolo/eidos - idea che è nel corpo, esiste come immagine, come proiezione dell’ombra del cosciente, come l’intenzione che si nasconde dietro al pensiero razionale.

Per sua natura, l’anima ha una logica e una misura della realtà assolutamente differente. Questa distinzione di anima/idolum, dal mondo convenzionale e quotidiano, non è una separazione ma agisce come se fosse tale. Ma il punto è proprio questo: anima raccorda il corpo fisico, le sue sensazioni e quello dell’idolum, altro corpo, il pianeta della fantasia e dell’immaginazione. Il paragone di Moore con il corpo astrale o eterico è uno spunto interessante anche in ambito astrologico (si tratta del rapporto tra corpo fisico e corpo eterico; come a dire in ambito di astrologia medica, la relazione che potrebbe rintracciarsi tra organo/viscere e chakra relativo; appunto, un piano fisico e l’altro propriamente energetico).

La terapia psicologica, la psicoanalisi lavora sulla misura personale, biografica, soggettiva. Ficino, recuperando il pensiero ermetico neoplatonico, afferma che la nostra vita dipende anche dalla vita dell’anima, con un suo movimento, una vita che passa anche fuori dalla nostra. E questo non dovrebbe scandalizzare quanto svelare il probabile contatto con il cosmo tutto. Memoria collettiva, inconscio collettivo, la ghianda di Hillman, il destino stesso. Esiste una continuità metafisica che trascende la nostra pelle, e il senso esclusivamente biografico dell’esistere. La psicoastrologia di Ficino cerca di elevarci ad un sistema di simboli e di energie che sono oltre la nostra volontà ordinaria (e non delegittimarla); e al contempo, cerca di portare queste stesse forze dentro la nostra vita come risorse all’esistenza stessa.



Prima di fare psichiatria e psicoanalisi, il lavoro di ricerca di Carl Gustav Jung è passato attraverso il mondo dei simboli 
e del pensiero ermetico. La sua attività di medico si avvaleva di una conoscenza astrologica, per quanto tarda, del tema natale dei suoi pazienti.. Uno di questi, Emma Rauschenbach, divenne compagna di vita e collaboratrice nelle sue ricerche. Nella fotografia sopra, Jung indica il centro del Mandala, "immagine" magica.


Intravedere queste immagini, sentirle, significa dialogare con l’anima. Come le nostre azioni rivelano il carattere dell’Io, così l’immaginazione e le sue immagini parlano della natura umana. Natura Umana e azione trovano una loro alleanza, le cui conclusioni, qui sono assolutamente personali e meritano uno sviluppo a se: l’essere umano si trova a vivere in un flusso di forze che non comprende e per questo è confuso, addormentato, assorbito dal bisogno fisico. Stare in questo dialogo, tuttavia, lo aiuta e emergere. Il contatto tra particolare e universale trovano un’importante coniugazione nell’essere umano, il quale a maggior ragione diviene il centro di una comunicazione importantissima, cosciente di essere all’interno di una struttura ben precisa, che piaccia o no.




Il fare immagini nel particolare alimenta l’universale. L’universale nell’essere Spirito, fa esperienza di vita, entrando nel particolare. Siamo nell’esoterismo più profondo della gnosi.
La psicoastrologia di Ficino è un’astrologica arte della memoria. Attraverso l’immagine e l’immaginazione. Anzi l’astrologia è essa stessa arte della memoria. La tecnica per vitalizzare l’immaginazione e la memoria. I segni i pianeti sono un mezzo per ordinare l’esperienza e il movimento interiore, proprio come le immagini possono aiutarci a guardare oltre superficie degli eventi, da poter cogliere le nostre fantasie. L’intenzione autentica dell’agire e del pensare. Quando l’anima “è stimolata dalle immagini dei corpi, porta alla luce forme che rimangono nascoste nei recessi della mente” scrive Ficino (I Pianeti, 19)



E qui si approda all’arte. Non è divertimento e ne estetismo. Ma un’arte della memoria. E per questo nutre le cose dell’anima, tiene rifornita la memoria, e offre un’importante occasione per toccare la vita psichica, conoscerla e ordinarla secondo un nostro "gusto". L’anima arriva dove i sensi non possono. Ci vuole l’anima per percepire lo psichico. Un occhio adatto ai sensi è un occhio si ferma alla superficie della tela; l’occhio dell’anima vede la profondità, l’intenzione dell'artista e tutta la forma extranarrativa.


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*Fantasia è da intendere come aspetto soggettivo e percettivo; mentre per immaginazione si intende l'immagine stessa, essenza della sua manifestazione. O altrimenti: percezione e creazione.

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